giovedì 22 novembre 2012

FPS, 4^ tappa: dal 1998 al 2013

Se gli anni indicativamente dal 1992 al 1998 furono di grandi e continui sviluppi per il genere FPS, quelli che seguirono, fino ad oggi, hanno vissuto un mutamento, benché sempre presente, molto più sottile, graduale e nel complesso meno incisivo. Con la conversione universale al 3D completo, la semi-standardizzazione delle dinamiche di gioco e anche la progressiva nascita di poche tematiche e ambientazioni di gioco ben definite, non vedo dei "grandi salti improvvisi", quali possono invece essere titoli come Doom o Quake III, nel corso di tutto l'ultimo decennio.

Parlare dell'FPS contemporaneo è estremamente difficile. Prendendo ad esempio singoli casi di giochi è abbastanza facile fare un'analisi del titolo nelle sue caratteristiche, ma mi è quasi impossibile individuare dei tasselli dell'evoluzione generale, perché è stata davvero troppo costante, diffusa e priva di spaccature. A questo va sommata l'incredibile quantità dei titoli che furono sviluppati in quegli stessi anni, per numero pari o secondi forse solo ai TPS-action. Posso comunque battezzare alcuni nomi per rilevare più facilmente lo stato dell'evoluzione del genere nel corso del tempo.


Per cominciare, vorrei nominare Blood II: The Chosen e Soldier of Fortune, le prove "viventi" che il nuovo realismo grafico 3D apriva la strada anche ad un'immagine più che mai violenta del mondo; entrambi non avevano paura di far vedere pezzi di corpi esplosi, sangue e sofferenza (il che, direi ovviamente, fu motivo di aspre critiche), il primo in un contesto semi-fantastico e il secondo addirittura in un mondo assolutamente reale.

Impossibile non palare anche di Rainbow Six, tra i primi tentativi di creazione di un FPS che offrisse una componente stealth-tattica accanto all'opzione del combattimento frontale. La saga esiste ancora oggi, benché mutata dal tempo e decisamente meno nota che ai suoi inizi.

Sono poi per forza da citare Half-Life e Halo, capostipiti di due delle serie più amate e famose di sempre, che mettendo insieme il meglio sotto ogni punto di vista di quanto fosse disponibile all'epoca spiccarono sulla concorrenza per qualità tecniche e concettuali, pur non introducendo vere sostanziali novità: furono come dei perfetti "riepiloghi" di quanto fosse già stato fatto fino a quel momento.

Nel 1999, infine, uscì il primissimo Medal of Honor, che grazie al successo che riscosse diede il via al filone degli FPS ambientati durante le guerre mondiali, e fu difatti affiancato nel giro di pochi anni dai vari Battlefield e Call of Duty.


I titoli FPS molto famosi, a questo punto (siamo circa nel 2002-2006), diventano davvero pochi, e quasi nessuno se non si considerano i sequel di tutto quanto è già stato nominato fino ad ora. Gli FPS, durante la generazione PS2 e Xbox, continuarono ad esistere e si stabilizzarono su un livello qualitativo medio-alto, il che se da una parte permise al genere di essere uno dei mediamente migliori in assoluto dall'altra "nascose" un po' tutti i titoli sotto la cappa della parola FPS, facendo sì che i nomi ricordati di quegli anni siano quasi tutti, per l'appunto, di altri generi o di sparatutto già famosi in precedenza. Dovendo navigare un po' alla cieca, mi permetto di citare giochi che personalmente ritengo di un certo valore anche se mai riscossero un così grande successo da essere ricordati universalmente. Aggiungo anche - puntualizzazione ovvia - che non conosco tutti gli FPS mai creati, e dato che come ho già detto questi furono gli anni di maggiore diffusione degli FPS potrei tranquillamente non citare alcuni titoli che per un motivo o per un altro qualcuno potrebbe ritenere degni di nota; mi scuso, ma non posso farci molto.

Dovendo fare io dei nomi, il mio pensiero va immediatamente a Darkwatch, che pur essendo un po' misero concettualmente (ma restando comunque nella media anche in quello per gli standard dell'epoca) era tecnicamente e stilisticamente un passo avanti a quasi tutti gli altri FPS fino alla generazione successiva di console. La perfezione grafica veniva cercata e raggiunta ancora di più da Black, che peccava ugualmente di un'ideazione funzionale ma sommaria e, in aggiunta, di problemi evidenti di bilanciamento e checkpoint.

Forse un po' più famoso (se non altro perché vivo ancora oggi) potrebbe suonare il nome Killzone, che accanto ad un comparto tecnico ancora un volta d'eccellenza peccò forse del difetto contrario, ovvero quello di cambiare troppe cose, introducendo di fatto una serie di elementi di gameplay che vennero ripresi qualche anno dopo, ma per cui l'utenza media non era veramente "pronta", e che essendo ai loro inizi andavano comunque calibrati un po'.

Vorrei citare anche il pressoché dimenticato Call of Cthulhu: Dark Corners of the Earth, che inaspettatamente già nel 2005 presentava una dinamica di gioco davvero varia, tra fasi puramente FPS, momenti stealth e sezioni investigative, anche incredibilmente ben messi insiemi. Per le stesse ragioni merita di essere almeno nominato anche Condemned: Criminal Origins, uno dei primi veri e più originali tentativi di creare un titolo FPS a forti tinte horror, che è tenuto al palo più che altro da una difficile (e per i tempi e la mancanza di esempi ancora di più) combinazione di prospettiva in prima persona e combattimenti corpo a corpo basati su parata e risposta; che, pur risultando apprezzabili e decisamente violenti - come immagino si desiderasse - diventano un po' monotoni, e rompono l'atmosfera di una narrazione e di alcune sequenze in-game davvero incredibili per l'epoca.


Il terzo macroperiodo che ho individuato per questo genere è da far iniziare non con dei titoli, ma con una generazione di console. Con l'adattamento di Xbox 360 e PlayStation 3 a un completo e comodo funzionamento online, praticamente tutti gli FPS cominciarono a prevedere un multiplayer online.

Per alcuni anni, esso fu nient'altro che lo strascico del sistema Doom/Quake/Unreal, sempre usato tanto online quanto offline, tanto su console quanto su pc; esso era nato come emanazione diretta della struttura dei livelli single-player dei primi FPS a comprendere anche una modalità a più giocatori, e dunque le armi si raccoglievano necessariamente dall'ambiente. Questo fino a quando Call of Duty 4 diede una netta scossa, forse l'ultima in assoluto temporalmente, al genere. E' da sottolineare come, anche in questo caso, Call of Duty non abbia inventato nulla da zero, né tutti i giochi prima fossero identici: semplicemente, il caso di un grande successo spinse molti altri sviluppatori a cercare di avvicinarglisi, generando uno spontaneo effetto domino incredibile. Spopolò così all'improvviso il sistema dei livelli dell'account e delle classi di armi, che soppiantò quasi all'istante il "trova in giro" alla Quake.


Qualcuno forse avrà notato che, in tutta quest'ultima sezione di "cronaca", non ho nominato titoli in alcun modo legati ad altri generi, benché sia proprio in questo periodo che si individua il maggior numero di titoli dal gameplay ibrido. Il motivo è semplice: come FPS non posso più, arrivato a parlare di questi anni, prendere tutto ciò che è in prima persona, perché sforerei nettamente dal senso intrinseco del genere per come è nato. Un FPS del 2000, o del 2005, o ancora di più del 2010, è un gioco basato sull'avanzamento lineare in ambienti ostili, che prevede l'uso di armi e/o l'eliminazione di nemici per arrivare alla fine del percorso, senza tante complicazioni. L'FPS è un genere semplice, intuitivo e che non richiede tanta inventiva; è per questo che negli anni 2000, quando si era già stabilizzato, poté fiorire in un modo simile, ed è sempre per questo che da qualche anno a questa parte si cerca in ogni modo di abbellirlo, cambiarlo, usarlo come base per altri tipi di gioco. Perché siamo entrati in una fase dell'universo videoludico sempre più intergenere e articolata.

Ed in questa nuova fase si sta trovando, dopo decenni di vita più che altro nell'ombra, incredibilmente a proprio agio un altro dei grandissimi generi caratterizzanti dei videogiochi occidentali, di cui intendo parlare nel prossimo capitolo: l'RPG.

2 commenti:

  1. Splendida, sebbene sintetica, storia dei FPS! Continuerò a seguire...

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  2. L) Grazie, sono felice ti sia piaciuto il mio lavoro.

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