sabato 27 luglio 2013

Cosa c'è di sbagliato in "Parliamo di videogiochi"?


PREMESSA FONDAMENTALE

Che ci crediate o no, questo non vuole essere un "articolo scandalo" per attirare l'attenzione su di me attaccando un gruppo molto noto ed apprezzato. Le mie sono pensate come critiche costruttive, e pertanto vi prego di vedere questa pagina più come una specie di lettera aperta che come uno sbotto dall'alto di un piedistallo che non ho sotto i piedi e che non pretendo di avere.

Buona lettura.



Ci sono diverse persone che parlano di videogiochi su internet. Togliamo però tutti i siti giornalistici. E togliamo tutto ciò che non è italiano. L'insieme si restringe parecchio. Cosa rimane? Poco più che Parliamo di Videogiochi. Che a sua volta va diviso nettamente in due: il sito internet e il canale youtube. Il sito è molto più simile ad una testata giornalistica che ad un blog semi-personale; non ne ho letto tantissimo, ma non ho sinceramente nulla da dire a riguardo, quindi passo direttamente al punto della questione.


E' scontato che fare informazione scrivendo su una pagina o parlando davanti ad una telecamera sono due cose molto diverse, e che finiranno necessariamente per rivolgersi a due utenze a loro volta molto diverse. Per leggere ci vuole un po' di pazienza e di concentrazione, per guardare un video di qualche minuto no. I video sono immediatamente più efficaci nel catturare l'attenzione, è molto più facile creare un'atmosfera (perché si possono usare delle musiche), qualunque essa sia, e - cosa da non sottovalutare - i video si possono anche godere in compagnia, soprattutto se comici, mentre il migliore articolo del mondo verrà sempre e comunque letto a bassa voce nella nostra testa.

Di conseguenza, non mi stupisce che nel settore video di un gruppo ci si "abbassi", per così dire, per venire incontro al pubblico medio. E' una cosa normale e necessaria, o si finisce per parlare al vento. Ma c'è una cosa che, almeno secondo me, il parlare ad un pubblico molto giovane e con pochissimo spirito critico non giustifica, ma anzi, aggrava: mentire di proposito per fare audience.

Sul canale youtube di Parliamo di Videogiochi troverete diversi video, quasi tutti appartenenti a "serie", o ideali playlist. Ci sono video comici, video puramente informativi e/o divulgaitvi (pochi, tra l'altro), recensioni... tutto quello che ci si potrebbe aspettare da un canale di questo tipo. Ma c'è una serie - quella i cui video hanno di gran lunga più visualizzazioni, tra l'altro - che mi ha lasciato da subito molto perplesso: Creepy Games.


L'idea è quantomeno curiosa: si prende in considerazione, ogni volta, un "mistero" legato ai videogiochi (leggende urbane, in maggioranza). Non è una cattiva trovata; il problema è cosa ne viene fatto. Mi aspettavo, da un sito di questo tipo, una sorta di "analisi" sui misteri trattati, qualcosa sulla falsa riga della serie "Pop Fiction" di GameTrailers. Non è così.

I "misteri", per così dire, sono praticamente tutte storie di un discreto livello di assurdità, che spesso hanno a che fare coi videogiochi veri e propri molto poco. Le varie puntate sembrano - e sono, spesso - rappresentazioni a video con tanto di narrazione di strane fanfiction di paura.

Quello che mi ha più incuriosito è però non tanto il contenuto, quanto il modo in cui si trattano i vari temi. Vengono volutamente e pesantemente dati per scontati. Non sono indagini, sono strumenti per costruire atmosfere horror al limite del surreale.


Da persona con un minimo di senno e di esperienza di vita vissuta mi veniva da ridere ascoltandone alcuni.

Per esempio, ci sono diverse puntate sui Pokémon, che di fatto sono esposizioni di note ROM amatoriali a tema horror. Il problema è che non vengono spacciate per tali, ma per storie vere. Del tipo "Si dice che questa persona trovò questa cartuccia misteriosa per il GameBoy... nel gioco c'era questo...", il tutto supportato dalle immagini, ovviamente, della ROM.

La seconda puntata, quella sul fantomatico Polybius, è al limite della presa per il culo. "La nostra storia inizia qualche giorno fa grazie ad un nostro amico, che per sicurezza (?) chiameremo con lo pseudonimo di "GameHop" (credo si dovesse scrivere così), propietario di diverse sale giochi dalle nostre parti. Egli, qualche giorno fa, ha fatto un singolare ritrovamento." In pratica, avrebbe trovato un cabinato di Polybius, fatto dei filmati che ha dato a loro e poi distrutto tutti i cabinati. Intendete questi filmati? Quelli del gioco amatoriale (palesemente moderno, tra l'altro) che potete scaricare da qui?

Se non è Polybius a toccare il fondo, probabilmente è The Theater. Un caso non tanto noto, prima che - inevitabilmente - la loro puntata a riguardo ne facesse improvvisamente schizzare la popolarità alle stelle (nel pubblico italiano). Per l'occasione non si sono limitati a riprendere la leggenda e a "completarla con immagini", hanno addirittura realizzato una propria copertina per il cd (alterando malamente la schermata del titolo con delle chiazze rosse per nascondere le varie voci, e tra l'altro non riuscendo neanche a stamparla della misura perfetta per la scatola del disco) per poi adattare a sua volta il racconto alla copertina che avevano per le mani (diversa da quella descritta nella pagina originale di creepypasta; per maggiori informazioni, potrebbe interessarvi quest'altro articolo scritto da me). Raccontano poi addirittura di quanto sia stato difficile installarlo (senza sapere o magari pensare che sarebbe stato IMPOSSIBILE installarlo, perché nel 1993 il gioco avrebbe dovuto girare in DOS). E fa anche ridere come si smentiscano da soli, quando dicono, verso metà video, che si pensava che tutte le versioni originali del gioco fossero andate perdute o distrutte, quando poi è comparso un installer su internet. Ah, quindi anche il cd che avete in mano voi a inizio video? Anche i filmati, ovviamente, sono presi da internet, perché alcune delle cose che si pensa si possano fare nel gioco in realtà sono impossibili, ed esistono solo come prove video diffuse da qualcuno che ha nel pc una versione "allargata" del programma. Quando parlano del caso dei conigli, per esempio, riprendono l'unico filmato noto che lo mostra (quello del canale di dixi doxi, probabile creatore/diffusore del gioco stesso), con tanto di inconfondibile schermata finale di Windows.


So che in nessun video stanno giurando sotto tortura che quello che mostrano è vero... ma il grosso di quello che mostrano è troppo palesemente falso per poter anche solo lasciare aperta la possibilità che sia vero. E questo "innocente silenzio" non può che spingere i più a crederlo vero, proprio per la portata di quanto viene detto.



Al gruppo di Parliamo di Videogiochi:

Il vostro motto è "Parliamo di Videogiochi senza preoccuparci delle conseguenze". Immagino intendeste "delle conseguenze su di noi", ma non dimenticatevi che 150'000 persone vi ascoltano con passione, e per ogni singola cosa che fate ci sono delle inevitabili conseguenze anche su di loro. Perché l'unico vero problema è che tutto questo ha eccome delle conseguenze, e gravi, su chi vi guarda.

La mia critica non è assolutamente rivolta al fatto che esistano a prescindere questi video così impostati, ma che siano stati prodotti da un canale con un background da sito "serio", o per meglio dire "informativo". Sarebbe come intervallare i servizi di un telegiornale con uno di Mistero: non si può fare, perché sono due cose completamente diverse, e si finisce per forza per mentire sapendo di mentire.

Pensate a quanti ragazzini si divertono con i vostri video e vi seguono sempre; vi sembra il caso di far loro credere a tutte queste idiozie? Perché, per ripetermi, il problema non è che le raccontiate o che le raccontiate con questa formula, ma che così poste le state inequivocabilmente SPACCIANDO PER VERE. Aggiungete un disclaimer, ditelo che i contenuti dei video sono ricostruzioni e che i fatti sono esposti in modo romanzato per una scelta stilistica, ma smettetela di seminare falsi miti che non fanno altro che fomentare l'ignoranza e il non uso del cervello da parte di tante, tantissime persone.

Questa generazione di giochi ha già fatto abbastanza danni ad abbastanza ragazzi; per favore, non mettetevici anche voi. Siete tutti adulti e capaci, quindi fate quello che vi riesce meglio: parlare di videogiochi, non di patacche.

Grazie dell'attenzione,
Lorenzo Forini

3 commenti:

  1. Marco Antonio Bianco19 maggio 2014 alle ore 17:10

    Mi è piaciuto molto anche quest'articolo. Purtroppo, non ho più la possibilità di vedere i video tutti i giorni, come prima (anche se a breve dovremmo cambiare connessione), per cui non sono aggiornato sulla situazione di YouTube da 7-8 mesi.


    Hai avuto, da parte loro, un riscontro alla presente, magari tramite video?
    Perché sarebbe stato interessante aprire una riflessione sulla questione delle storie (horror e non) che hanno a che fare con i videogiochi e le visualizzazioni YouTube.

    Dispiace che qui non si sia alimentato un sano confronto di idee, a giudicare dai 0 commenti e dal fatto che sono il primo a commentare.

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    1. Ciao Marco Antonio,

      No, ovviamente Parliamo di Videogiochi non ha detto niente, per la semplice ragione che immagino neanche sappiano di questa pagina (e se lo sapessero non credo gliene fregherebbe molto, sinceramente). Su internet fare visualizzazioni con un sito piccolo è difficile, e questo non è piccolo, è minuscolo e virtualmente morto.

      Il mio comunque era un messaggio a loro, ma anche e soprattutto a chi li guarda. Loro non credo cambierebbero niente, quella è la direzione che hanno preso e a loro va bene così, perché stanno avendo successo, e sinceramente mi stupirei del contrario.

      Se ti interessa saperlo, comunque, mi sono spostato. Ora "lavoro" su un sito medio-piccolo che si chiama GameBack.it (io sono Lorenzo Forini). Te lo dico perché avevo aperto questo blog in primo luogo per "riordinare le idee" io su certi argomenti, e già che c'ero rendere le mie riflessioni pubbliche, ma in nell'immediato futuro non prevedo di pubblicarci più niente; su GameBack, al contrario, pubblico con regolarità, sempre che ti possa interessare quel che scrivo.

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  2. Francamente, trovo che il paragone del telegiornale sua molto azzeccato.
    Non posso fare però a meno di dire, dal canto mio, che forse quello che fanno i ragazzi del canale di PdV, è qualcosa del tutto diverso da quello che fa il sito.
    A questo proposito farei osservare la immane quantità di stupidaggini che vengono dette dai sopra citati ragazzi, in rubriche frivole e poco impegnate.
    Creepy Games (oltre ad essere un format che a me, da amante dei creepy pasta, piace), è un racconto messo su video. Posso capire la sana preoccupazione riguardo alla fetta di pubblico più facilmente adescabile. Ma ciò non può compromettere un intero formato di discreto successo. Creepy Games, più che essere visto come un articolo del telegiornale fasullo tra alcuni reali, dovrebbe (pel mio modesto parere) essere visto come uno speciale sull'occulto, che viene dopo tutto quello di importante che v'era da dire. Stephen King non poteva certo interrompere uno dei suoi climax per inserire delle parentesi contenenti - "badate bene, lettori, che tutto ciò è pura finzione, non esistono creature di questo tipi, quindi potete dormire sonni tranquilli" -. Snaturerebbe il più onesto e vero scopo dell'opera: terrorizzare.

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