sabato 27 luglio 2013

Cosa c'è di così diverso tra i giochi di ieri e quelli di oggi

Ho 20 anni; come videogiocatore non sono né giovanissimo né vecchissimo. Ho toccato poco con mano la quinta generazione di console (PS1, per intenderci), ma sono stato investito in pieno dalla sesta, e dopo aver vissuto due generazioni piene e avere avuto una PlayStation 2 e una PlayStation 3, nonché diversi pc, me la sento di affermare che non scambierei un quarto dei migliori giochi che ho fatto su PS2 per TUTTI quelli che ho fatto su PS3 e su pc negli ultimi anni.

"Che senso ha quest'affermazione, così, dal nulla?" - vi starete giustamente chiedendo. Ecco, sto scrivendo questa pagina perché vorrei condividere con tutti quelli che avranno la pazienza di darmi ascolto per un po' come la vedo sui videogiochi di ieri - senza dover andare troppo indietro - e su quelli di oggi, e spero, se non di convincervi, almeno di darvi qualche spunto per riflettere.

Tutto vero, signori.
Guardare per credere.
 A darmi l'idea è stato un commeto su youtube. Stavo cercando dei video di giochi per PS2, quando per caso sono finito a questo riepilogo di titoli. Tra i commenti più recenti c'era questo dibattito tra uno scettico della PS2 e alcuni utenti evidentemente di un'altra idea.



Il bambino/troll di turno esordisce così: Ma la PS2 è morta. GTA V esce su PS3! E la PS4 sta per uscire a novembre con Watch Dogs. I migliori giochi mai visti! La miglior grafica! Non si può paragonare la PS2 con la PS3 o la PS4.

Una risposta non tarda ad arrivare: I migliori giochi mai visti? Nessuno di loro è neanche ancora uscito.

Il nostro è in un momento di difficoltà: Quali giochi sono usciti? Di che cazzo parli? I giochi migliori usciranno su PS4.

Risposta di un terzo utente: Lui diceva... la PS4 e tutti i suoi giochi non sono ancora usciti... quindi come fai a sapere che sono i "migliori giochi mai visti"? L'ho visto succedere un sacco di volte, giochi che ricevono recensioni deliranti dall'E3 e da siti di giocatori, e poi si rivelano enormi letamai... solo perché hai visto un video su youtube con un po' di gameplay non significa che siano i migliori giochi mai fatti... significa solo che gli sviluppatori ti hanno fatto vedere i 5 minuti migliori del gioco... Per tua informazione, non insultare la PS2, ha venduto più di qualunque console MAI FATTA - ed è un fatto.

Ovviamente, non potendo replicare a tono, inizia lo sfottò senza senso: (Risata). Sì, vedo, quanta gente c'è online sulla PS2?

Sempre l'utente di prima: Che cosa c'entra l'online con il gameplay? Come fai a definirti un videogiocatore e aspettarti che gli altri ti prendano sul serio se giudichi un gameplay solo dall'online... devo dedurre che compri i giochi e non fai mai la campagna? Riguardando tutti i tuoi commenti incoerenti e discutibili assumo che tu sia troppo giovane, ingenuo e stupido per capire che stai ignorando l'origine generale dei videogiochi e che giocare online non era fondamentale nelle console e pc precedenti... taci e basta.

Orecchie da mercante: Quante persone sono online sulla PS2? Perché non rispondi? (risata)

Ormai è un faccia a faccia: Hai capito che la PS2 AVEVA una scheda internet. Sì, non ebbe il successo pianificato, questo comunque significò solo che gli sviluppatori si concentrarono di più sulle campagne per il giocatore singolo e per il multiplayer in schermo condiviso. Sei davvero così stupido. Bene o male, stai sottintendendo che QUALSIASI gioco non principalmente online non sia un buon gioco. Stai dicendo che Metal Gear, Assassin's Creed, Final Fantasy, Grand Theft Auto e molti, molti altri franchise non siano dei bei giochi? Cerca un po' in giro. Mi sento in pena per te.

Il nostro cambia argomentazione, qui: Confronta Grand Theft Auto IV con Grand Theft Auto III. All'epoca in cui la PS2 era la nuova console era bello, ma ora è una merda. La nuova generazione è la PlayStation 4, volete parlare di vecchi giochi con una grafica misera? Siete stupidi, penso che viviate nel mondo di un gioco. Fatevi una vita vera!

Ormai la cosa è palesemente degenerata: Sei davvero uno stronzo maleducato. Piantala di ignorare la storia dei videogiochi dicendo che la PS2 fa cagare. CHISSENEFREGA della grafica! E' il gameplay che alla fine distingue un bel gioco da uno brutto. Potresti avere il gioco più fotorealistico della storia, ma potrebbe essere il gioco più stupido, noioso e privo di eventi che tu abbia mai fatto... Quindi, per l'ultima volta... smettila di dire cazzate sulla grafica e apprezza la PS2 per essere stata un'aggiunta DI SUCCESSO alla storia dei videogiochi... Non ti si può aiutare. Idiota del cazzo.

Qui è evidente che ormai si vuole solo provocare: Ascolta, te lo dico così mi capisci... LA PS2 OGGI E' DAVVERO UNO SCHIFO E UNA MISERIA! La PS2 ora è come il mio culo. A novembre uscirà la PS4 e vuoi parlare della PS2? (risata) Non so in che mondo vivi tu, ma io vivo nel 2013.

Interviene, un po' di tempo dopo, un altro utente, che pare mettere la giusta pietra su questo discorso: Quando uscirà la PS5 dirai che la PS4 è la console più di merda mai vista, con una grafica di merda in confronto alla PS5.


So che una rondine non fa primavera, ma sono convinto che ci davvero gente che la pensa così. La cosa più sconvolgente, secondo me, non è che questo bimbetto (mi auguro per lui) immaturo e irritante si diverta a sfottere dei perfetti sconosciuti parlando di un argomento che non conosce, ma il perché dice che la PS2 oggi fa schifo. Perché è la console di ieri. Non dice "la PS2 ha sempre fatto schifo", lo capirei molto di più come ragionamento. Il punto è che solo quello che esce oggi può essere buono, perché il resto appartiene al passato. Questo è il risultato dell'ultima generazione di videogiochi che abbiamo vissuto. Cosa è andato storto?

Attenzione: tenere lontano dalla portata dei
bambini. L'uso prolungato può causare
disturbi intesinali anche gravi.
Quando ero alle elementari e poi alle medie, come tutti i ragazzi, avevo TANTO tempo libero. E una parte di quel tempo, ovviamente, finiva in videogiochi. Armato di una PS2, come tutti i miei amici, cercare di scoprire giochi nuovi da fare e poi da segnalarci o prestarci a vicenda era parte del divertimento; il motivo era che più giochi belli saltavano fuori, più era bello giocare da soli o insieme. Sembravano non esserci confini. La PS2 ha avuto un'INFINITA' di giochi, molti dei quali completamente sconosciuti, quindi tutto era un mistero: come sarebbe stato quel gioco sullo scaffale dei titoli usati? Cosa ci aspettavamo di trovarci, e cosa ci avremmo trovato? E il bello è che era davvero difficile trovare un gioco davvero brutto. Anche il più infimo, sconosciuto e mediocre alla fine aveva dei pregi, che diventavano una sorta consolazione. Tranne Daemon Summoner. Quello faceva solo schifo.

Non voglio dilungarmi troppo, ma spero di avere reso l'idea. Ora arriva la parte più difficile, quella di immedesimarmi in qualcosa che non sono mai stato, ovvero un quindicenne che prende una PS3, sua prima console. Che giochi ci trova? Per cominciare, ce ne sono pochi. Molti pochi. Al lancio 14, credo. E costano tutti tanto, quindi non se ne possono prendere molti. Su cosa puntare? Su quello che sembra più sicuro: giochi simili a giochi che già sono piaciuti. In bundle con la console ci sono un FPS e un gioco di corse, entrambi discreti. Poi ci sono i giochi di cui si finisce per parlare molto - i giochi di questa generazione che sono rimasti nella mente di tutti. Sono i migliori giochi della generazione? Neanche per sogno. Però sono stati, per un motivo o per l'altro, molto famosi, ed essendo tutti almeno decenti hanno creato un precedente in molti giocatori, in un panorama così ristretto e in cui era così difficile muoversi. E alla fine un ragazzino si accontenta; ha il suo gioco che gli piace, perché deve mettersi a cercare chissà cosa? Quando esce Modern Warfare 2 lo compra, perché sa che gli piacerà, visto che il primo era bello. Stesso discorso per Fifa, Need for Speed, Assassin's Creed...

E questo è COME, secondo me, è principalmente successo. Ora però bisogna capire quali conseguenze ha avuto.


Tutti questi giochi non sono brutti, ma guardandoli con un occhio temprato non me la sento di dire che siano davvero neanche così belli. Quando giocavo alla PS2 mi rendevo conto che alcuni dei miei giochi erano oggettivamente migliori di altri, ma facevo anche quelli, perché erano comunque unici e divertenti. Però se guardo i giochi generalmente detti "belli" di questa generazione mi viene più da ridire che per i giochi "medi" della vecchia. E il motivo è semplice: molti falliscono nel loro obiettivo base: essere divertenti in quanto giochi.

Mi spiego meglio. Penso ci siano tre principali motivi, presenti magari anche più di uno alla volta in misura variabile, per cui si può restare attaccati ad un gioco e andare avanti a farlo.
1) Il gioco è genuinamente divertente. Per qualche motivo il mio cervello trova semplicemente piacevole compiere le azioni che il gioco mi permette di compiere.
2) Il gioco mi prende perché voglio vedere come va a finire. La storia mi piace un sacco, e indipendentemente dal gameplay, che in casi limite posso anche arrivare solo a sopportare, voglio giocare per "far andare avanti il film".
3) Il gioco mi appaga facendomi vedere che sto raggiungendo dei risultati. Non serve che giocare sia divertente o che anche solo ci sia una storia: giocando "ottengo" qualcosa dal gioco, quindi continuo a giocare perché voglio ottenere dell'altro.

Ora, ragazzi e ragazze, provate a indovinare quale di questi tre NON vorrei mai avere in un gioco. E provate a indovinare su quale di questi tre si è basata l'ultima generazione di giochi.

Il fatto che a me non piacciano questo tipo di giochi è un problema mio e di nessun altro; il punto è che vedo che anche gli altri giochi, lentamente, stanno assorbendo questo elemento di disturbo, e questo sì che mi dà fastidio. La terza delle motivazioni che ho elencato è la più facile da ottenere in un gioco, e in questa generazione se ne è veramente abusato. Facciamo un parallelo per chiarire le cose.

Fine 2004, esce su PS2 Prince of Persia: Spirito Guerriero. Il gioco era bello, c'erano un sacco di armi divertenti da usare perché avevano effetti e usi diversi, c'erano un sacco di acrobazie difficili ma decisamente gratificatorie, degli enigmi per cui serviva alterare il tempo e una bella trama da seguire. Cosa si può chiedere di più? Forse non tutti sanno che nel corso del gioco si possono trovare 10 stanze segrete, ognuna contenente un percorso di trappole e alla fine una fontana che aumenterà permanentemente la nostra salute massima. Cercarle era una bella sfida già di per sé, e completarle non era sempre così banale. Ma ne avevi un vantaggio immediato e pratico nel gioco se ci riuscivi, quindi eri invogliato da quello, oltre dal poter dire "ce l'ho fatta". E c'è di più: se le si trovava tutte e 10 nel corso di una sola partita si sbloccava un finale segreto alternativo, quello "vero", ripreso poi all'inizio del gioco seguente. Questo sì che è un bell'extra.

Ok, ore di ricerca per questa cappa.
Già che c'erano potevano,
non so, farla un po' più FIGA?!
La stessa compagnia di Prince of Persia, Ubisoft, pubblica a fine 2009 Assassin's Creed 2. Gioco carino da fare, storia accettabile, anche se un po' ingenua, una lunghezza decente. Nel complesso un titolo più che buono, se si considera che sperimentava una formula abbastanza insolita per il genere. Oh, e anche qui c'è la "sfida per i campioni". Bisogna trovare tutte le piume sparse nel mondo di gioco. E quante sono? 100. Il mondo è grande, e potete immaginare quanto sia facile trovare delle dannate piume in più città italiane tardo-medievali completamente esplorabili anche in verticale. Trovarle tutte senza una guida fa sembrare facile trovare quelle maledette 10 stanze in Prince of Persia, credetemi. Quindi con una guida - o con un paio di pomeriggi liberi e tanta pazienza - si raccolgono tutte le piume. Cosa si ottiene per uno sforzo relativamente SPAVENTOSO come questo? Tua madre ti dice due cose e ti dà una cappa... che serve solo a complicarsi la vita, visto che quando la si indossa tutte le guardie attaccano sempre a vista. Ah, e a sbloccare un trofeo. E la cappa serve a sua volta per un altro trofeo. E a cosa servono i trofei? Nel gioco, a niente, ma aumentano il livello dell'account. Che ha l'effetto di...? Aumentare il livello dell'account. Un numero.

Ecco, così si sarebbe iniziato a ragionare...
Razionalmente mi chiedo: ne valeva davvero la pena? E la risposta che mi verrebbe è "no", ma poi mi rendo conto che il gioco stesso è costruito su questa logica. Perché si dice spesso che i giochi di oggi sono corti e facili? Perché li si gioca come se fossero giochi della generazione prima, ovvero in cui tutto quello che c'era da fare e da trovare era nel e per il gioco stesso. Volete provare a PARAGONARE cosa si prova a impegnarsi per fare qualcosa di lungo e complicato per ottenere un finale alternativo o per una dannata finestrella a video per 3 secondi che dice "ce l'hai fatta"? Lo so anche da me che ce l'ho fatta! Tutto qui!?

Mi sento un idiota ad aver sbloccato il platino di Assassin's Creed 2; ok, non è stato tanto difficile, ma col senno di poi potevo impiegare molto meglio il mio tempo. Ad esempio giocando ad un vecchio gioco che non avevo mai visto prima; almeno mi avrebbe lasciato qualcosa di più che una stupida coppa in 2D. Ed è così che finisce per molti: c'è chi ha accettato questa rivoluzione, e chi l'ha rifiutata, ed è rimasto in quello che i giochi erano prima di tutto questa. Retrogaming.


Il discorso, secondo me, è molto simile per i giochi online: butti persone nella mischia, se la vedono loro, e quando fanno certe cose "aumentano". Dubito che a molti di quelli che giocano a CoD online effettivamente "piaccia" il gioco, soprattutto tra i più giovani. Se ti diverti a sparare basta e avanza il singolo, che è molto più facile e puoi fare quello che vuoi con comodità. Posso capire che qualcuno cerchi la sfida della maggiore difficoltà dell'online, ma è una questione marginale, che non penso in molti si pongano. Perché buttarsi nella mischia, allora? Perché quando uccidi un altro giocatore vedi comparire i tuoi bei punti, con cui sali di livello e sblocchi nuove cose nel gioco da usare. Molte delle quali, in effetti, non influenzano il gioco, servono solo ad "averle". Giocare con un AK-47 o con un AK-47 dorato influenza il divertimento genuino che potremmo avere sparando a qualcuno? No, serve solo a ricordarci che siamo stati capaci di ottenere qualcosa.

Ripeto ancora una volta: queste cose in una certa misura sono sempre esistite, e il fatto che esistano non può essere a prescindere un problema. Solo che oramai hanno preso il sopravvento.


E' come se si fosse "usciti dai giochi". Non si gioca più per avere delle conseguenze nel gioco - qualunque esse siano, che ne valga la pena o no, non è questo il punto. Si vuole ottenere quella finta sensazione di appagamento per avere fatto qualcosa solo perché ci era stato chiesto. E la cosa triste è che gli obiettivi o trofei non sono neanche per le cose difficili: ci sono un sacco obiettivi che si sbloccheranno automaticamente solo andando avanti nel gioco. Che senso hanno? Non sto andando avanti perché il gioco mi diverte, o perché voglio vedere come prosegue la storia? Io personalmente sì, ma ho PAURA che ci siano persone che giocano per vedere quelle maledette finestrine saltare fuori una dopo l'altra. E' lo stesso principio di un MMO: giochi perché giocando ottieni sempre qualcosa di nuovo, perché sai che stai facendo progressi, anche se probabilmente non vedi una meta ultima. La meta diventa accumulare, trovare, salire di livello.

E le conseguenze ultime sono quelle che si evincono della discussione che citavo all'inizio. Perché il passaggio da "mi piace giocare perché il gioco me lo dice" a "mi piace giocare perché tutti dicono che quello è il gioco bello" è molto breve. Queste sono persone, secondo me, che non sanno neanche cos'è un bel gioco, o magari non è quello che cercano. La qualità del titolo passa in secondo piano, l'importante è sapere che si sta facendo la cosa giusta e che si hanno degli ordini da seguire per "ottenere". Nuovo gioco, nuovi ordini, nuovi "ottenimenti". Se non segue questo ragionamento, un giocatore vecchio stampo non capirà come molti accettino di buon grado DLC e microtransazioni, anche in giochi totalmente inutili e orribili (vedi Zynga): non paghi per avere qualcosa nel gioco, ma perché se paghi il gioco continua a gratificarti a gratis: lo scopo del gioco, in un certo senso, diventa pagare. La cosa preoccupante è che lo si finisce per fare.

No, grazie. Preferisco giocare "Argentina" in BloodRayne
per il resto della mia vita. E anche per la prossima.

Se esiste un inferno, il mio non deve
essere molto diverso da così.
E' il più basilare sfogo della mente umana, e non impegna l'immaginazione a nessun livello. Una volta era lecito farci domande e fantasticare su un gioco: ci sarà qualcosa di nascosto? Cosa sarà? Come posso fare a trovarlo? Ora sai già cosa devi fare e sai già che non sono le "cose nascoste" che cerchi, ma dei dannati punti inutili. Sono finite le sorprese, e a rovinarle non è stato internet, è stata la gente, perché se vuoi solo sentirti dire che stai andando bene le sorprese sono un impiccio fastidioso.

E questo ha ripercussioni molto più gravi. Ve lo ricordate quando usciva il sequel di un gioco che vi era piaciuto tanto su PS2? Non vedevate l'ora che uscisse, e poi lo giocavate subito per vedere tutto quello che aveva da offrire. Il giorno in cui è uscito God of War 2 la mia mente era concentrata MOLTO su God of War 2. Ma so una cosa ancora più importante: l'ultima cosa che mi poteva passare per la testa era un possibile futuro God of War 3. Fate questo esperimento. Dopo uno o due giorni che è uscito un gioco molto atteso dal pubblico di bocca più buona - bello o brutto che sia, non mi interessa - aprite Google e scrivete il nome del gioco, ma fermatevi prima del numero. Cosa vi aspettereste di trovare tra i suggerimenti delle cose più cercate? Il numero del gioco, ovviamente. Ma subito sotto, se non addirittura prima, c'è il numero dopo. Non mi credete? Provateci, al momento opportuno. Io l'ho visto coi miei occhi per Assassin's Creed, Dead Space e Modern Warfare.


Per prevenire commenti che comunque temo arriveranno: con tutto questo discorso non sto dicendo che questa generazione non abbia portato dei bei giochi. Neanche per idea. Sto solo dicendo che bisogna distinguere quanto un gioco è effettivamente valido nel senso che do io al termine e quanto è un'altra dose per i nostri cervelli malati. E la mia speranza è che questo troncone di "assuefatti totali" - parlo delle persone - trovi il naturale sfogo nel mercato mobile e casual, dove la qualità spesso va al diavolo appunto per concentrarsi su questi aspetti dei "giochi".


Mi fa ben sperare il fatto che il trend si sta leggermente indebolendo. Le saghe più schifosamente misere iniziano ad essere bersagliate molto, su internet. Ovviamente si rischia di finire all'estremo opposto: un bambino che difende oltre l'inverosimile CoD non è molto più triste di uno che lo attacca senza sapere di cosa parla. Ma, tutto sommato, penso sia quello di cui in questo momento il mondo dei videogiochi ha bisogno: una generazione che prometteva miracoli ha dato quasi solo palliativi sotto forma di morfina, facendocela pure pagare salata, e una generazione buona di giocatori, a mio avvisto, è stata "rovinata" in questo modo, perché è stata portata a vedere i videogiochi sotto la luce più becera e schifosamente commerciale che possono avere. Per favore, che la prossima generazione ci dia un po' di respiro. Gli indie e le piccole produzioni sentite da chi ci lavora, anche se come giochi spesso non sono ai livelli qualitativi che vorrei vedere, potrebbero essere la via d'uscita da tutto questo. Non so dove andremo, ma che la cosa peggiori mi sembra difficile.

4 commenti:

  1. Cavolo, hai completamente ragione! Io ho 25 anni, e ho avuto la fortuna di vivere durante la mia infanzia il mitico Commodore 64, oltre alle varie console a 8, 16 e 32 bit che tu hai visto un po' meno... Concordo su tutto! Ormai si tende a "premiare" il solo fatto che stai giocando a un gioco, non che tu sia davvero bravo... Ecco spiegati tutti i trofei "vinci 300 incontri casuali", che appunto non sono difficili, ma richiedono che tu, assuefatto, perdi letteralmente tempo, similmente a quanto succede, come hai detto giustamente tu, in giochi di Zynga o sull'App Store iOS... Ma ci sono anche tantissimi altri aspetti che non vanno più... La vita che si autoricarica, ad esempio... Sì, è troppo difficile andare in giro a cercare medikit e armature, o ancora di più è troppo difficile cercare di non farsi colpire, o se necessario caricare il salvataggio precedente e riprovarci... Molto meglio nascondersi, aspettare 5 secondi, e voilà, nuovi di zecca! Per non parlare degli aiuti nei giochi di guida, anche seri... Sì, si possono disabilitare, ma già il fatto che tu rendi possibile che si possa attivare la scia consigliata (e parlo durante la carriera, non durante la pratica), la frenata automatica, addirittura l'aiuto sterzata, vuol dire che reputi noi giocatori degli incapaci, in giochi simulativi poi, mica Mario Kart... Un'altra cosa che non sopporto è quando durante tutto il gioco c'è l'indicazione del tasto giusto per poter compiere la stessa azione, ad es. "premi E per aprire la porta"... Ma non solo all'inizio, SEMPRE, ogni volta! Ma stiamo scherzando? Mi vuoi anche insegnare come si respira? Mica me ne dimentico! O se me ne dimentico, vado nel menu opzioni (sempre più miseri) e mi rivedo i controlli! E i salvataggi automatici con i checkpoint... Inizialmente potevano essere comodi perché se si attivava un checkpoint significava che stavi procedendo nella direzione giusta, ma ormai i livelli sono solo un tunnel unico, mascherato da ambientazioni enormi, sapientemente riempite di porte chiuse e frane per poterti fornire quell'unica direzione verso cui non puoi sbagliarti, magari grazie anche all'indicatore GPS di quanti metri mancano al futuro obiettivo... Bleah! Scusa lo sfogo, ma credo che sarai d'accordo con me, anche se sei più giovane... In ogni caso, ribadisco quello che ho scritto all'inizio: si TENDE, non è la regola... Ci sono ancora giochi che sono capolavori, ma la cosa che giustamente hai fatto notare tu è che prima ogni gioco era unico, speciale... Silent Hill era diverso da Resident Evil che era diverso da Forbidden Siren che era diverso da Project Zero, giusto per prendere il genere survival horror (tra l'altro andato a pu***ne)... Oggi dici: com'è Battlefield? Ah, tipo Call of Duty. Purtroppo è così... Vabbè dai, fammi stare zitto... Ti rinnovo i complimenti per l'articolo, anche se in ritardo, purtroppo l'ho appena scoperto il tuo blog! Ciao da Michele!

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    1. L) Ciao Michele, felice ti sia piaciuto quello che ho scritto. Il ritardo è perdonato, anche perché se non c'è un appuntamento non può esserci un ritardo; il senso di questa pagina era esattamente quello di rimanere lì, per essere trovata nel tempo.

      Purtroppo se speri di continuare "seguire" questo blog rimarrai deluso, perché per ragioni di tempo mi sono almeno per ora spostato a tempo pieno da un'altra parte. So che sembrerà becera pubblicità, ma se ci tieni e leggere quello che scrivo lo troverai su GameBack.it; io sono Lorenzo Forini. Te lo dico perché, appunto, qui per un bel po' non uscirà assolutamente nulla di nuovo.

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    2. Grazie Lorenzo! Ho appena messo gameback.it tra i preferiti! Continua così, specie per la rubrica Retrogaming... Sanitarium è eccezionale!

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